A cura di Ilaria Sponda
29.01 – 30.03.24
LAVAPIU, Via Nicola Castagna 9
Teramo
The Odor of Box in the Heat: Lament on Containment and Capture è una vetrofania di Linn Phyllis Seeger, artista di stanza a Londra, a cura di Ilaria Sponda. Il lavoro è composto da un contenuto multimediale accessibile tramite QR code e una password inserita nello spazio espositivo.
Seeger prosegue la sua indagine sulle relazioni interpersonali mediate dai dispositivi mobili e dalla rete. Affermando l’esistenza di una innegabile continuità tra spazio digitale e realtà urbana e fisica, l’artista si sofferma sul cloud come metafora di una superiore memoria artificiale e collettiva, collocata in un al di là tanto metafisico quanto tangibile, incarnato in pesanti hardware. Per Seeger l’intimità vissuta attraverso le tecnologie informatiche è una risorsa che le aziende capitalizzano per produrre profitto, orientare la pubblica opinione e ancorare la nostra presenza online. Allo stesso tempo, l’eccesso di interazione digitale, anziché consolidare i legami, contribuisce ad aumentare l’individualismo e la solitudine, sentimenti essenziali al sistema riproduttivo tardocapitalista.
Come sottolinea la curatrice Ilaria Sponda nel testo che accompagna la mostra:
“L’opera è ambientata nella nuvola informatica […] che qui si manifesta come la camera da letto dell’artista renderizzata in 3D e una generica cripta. Dall’associazione dei due elementi nascono interpretazioni morbose: la camera da letto è uno spazio privato per eccellenza, un luogo di culto personale, ma anche una sorta di sepoltura – uno spazio inscatolato, dove ogni oggetto racchiude una storia. Nella stanza renderizzata, però, non ci sono oggetti. […] La camera da letto è una cassa, una scatola, una gabbia di visioni vaganti che appaiono senza un apparente senso di coesione. È la camera da letto di tutti, accessibile dai dispositivi personali in questo spazio semi-pubblico.”
Testo completo di Ilaria Sponda
https://linn-phyllis-seeger.com/