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The Floor Is LAVA(PIU) di Davide Mancini Zanchi @ LAVAPIU

Decentramento

A cura di Celeste
05.10.24 – 25.01.25

LAVAPIU, Via Nicola Castagna, 9

Teramo

 

L’opera ambientale di Zanchi (Urbino, 1986), una tela di 4 metri per 7 che trasforma il pavimento della lavanderia in un fondo di materia vulcanica, si ispira ad un gioco per bambini molto diffuso, solitamente dedicato allo spazio domestico, in cui si immagina che alcune zone del pavimento siano aperte su un abisso di lava e che, per mettersi in salvo, si debba saltare atterrando in equilibrio da un punto strategico all’altro della stanza. Che si tratti di una strategia ludica per combattere la noia dei pomeriggi al chiuso in casa, o di un processo di auto-alfabetizzazione al pericolo e all’avventura, il gioco è declinato in infinite varianti in giro per il mondo. La sua origine letteraria, presumibilmente, risale al 1958, quando lo scrittore Roald Dahl pubblica un breve racconto intitolato “The Wish”, in cui un bambino dai capelli cerulei e dal mento appuntito deve attraversare un tappeto di lava nera e serpenti velenosi. Molti anni più tardi, nel 2017, in seguito alla pubblicazione di alcuni video da parte di due attori inglesi, Kevin Freshwater e Jahannah James, che nei luoghi pubblici più disparati sfidano i loro amici a mettersi in salvo da una lava immaginaria, “The floor is Lava” diventa una challenge virale sui principali social network. 

Per Davide Mancini Zanchi questo gioco diviene il pretesto per realizzare una grande tela ambientale in cui riportare con la pittura la texture di materiale vulcanico. Una semplice e immaginifica operazione che trasforma uno spazio commerciale automatizzato in un pericoloso scenario pieno di insidie:

“Usualmente non si cammina su un quadro, i quadri sono delicati e si rovinano se vengono toccati… così in questo caso le persone che dovranno portare i panni a lavare saranno obbligate a camminarci sopra: state attenti però, perché sul pavimento c’è la lava.” 

L’installazione sarà fruibile per un periodo limitato, a causa della sua natura effimera e deperibile; resterà poi la vetrofania a testimonianza dell’opera.

La mostra fa parte della quarta stagione espositiva LAVAPIU, ospitata nell’omonima lavanderia a gettoni del quartiere Gammarana a Teramo, intitolata Decentramento. Una riflessione attorno alle questioni dell’abitare cittadino e ai fenomeni socio-economici che interessano i centri urbani negli ultimi anni: l’erosione degli spazi della socialità, la riduzione dei centri storici in luoghi di consumo, le strette securitarie, gli appelli al decoro. Questioni che mettono alla prova la resilienza delle comunità urbane e la loro partecipazione alla vita pubblica.

Davide Mancini Zanchi, figlio dei suoi genitori, nasce ad Urbino il 26 giugno 1986. Nei primi anni duemila frequenta la scuola d’arte, ma è dal 2004 che si concentra sul fare pittura. Frequenta poi l’Accademia di belle Arti e nel 2014 è ospite della DENA Foundation per un progetto di residenza a Parigi. Sempre nel 2014 comincia ad esporre il suo lavoro in mostre personali e collettive. Pochi anni dopo inizia a collaborare con Pier Paolo Calzolari con il quale il rapporto è tutt’ora aperto e costante. Nel frattempo vanno accennate mostre come “toys are us” alla A+B Gallery di Brescia, “da che mani vidi Zan Cin” alla Otto Gallery di Bologna, “Mira il mare mà lè” al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, “No diamond in the sky” alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma e “Coba Coba” presso Megadue a Bologna. Inoltre nel 2020 è stato premiato con l’Italian Council per un progetto di scambio culturale in Urugay che lo ha visto un mese in residenza a Montevideo. Nel 2022 è uscito “MONOCHROMO”, un libro monografico edito da Cura.books, che riporta il suo percorso artistico. Oggi vive e lavora ad Acqualagna, un paesino tra il mare Adriatico e le montagne dell’Appennino, prosegue la sua ricerca artistica ed è docente di Pittura all’Accademia di belle Arti di Reggio Calabria.

Prodotto da Sunistema APS.

The Floor Is LAVA(PIU) di Davide Mancini Zanchi. Veduta dell’installazione presso LAVAPIU, Teramo 2024 © Celeste