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Alle 5 e 38 di Piotr Hanzelewicz @ LAVAPIU

Il Terzo Inconscio 2022/2023

A cura di Celeste

con un testo di Christian Ciampoli

08.10 – 08.12.22

LAVAPIU, Via Nicola Castagna 9

Teramo

 

Un tubo in vetro che può contenere 538 monete da un centesimo che corrispondono a 538 stampe […] Affido al centesimo la funzione di gettone “disambiguandolo” […] Mi alzerò tutte le mattine fino all’inaugurazione alle 5 e 38 per incontrare l’errore […] Nel corso dell’opening verrà realizzata una “conformance” sul tema del centesimo. Si tratterà di un testo che verrà letto da un’App per smartphone di sintesi vocale.

P. Hanzelewicz

Il lavoro presentato da Piotr Hanzelewicz consiste in un dispositivo di sua creazione attivato nella serata inaugurale, che dà avvio a un processo di scambio in cui il pubblico diventa protagonista. L’opera in questione è un contenitore, nella forma di un tubo di 90 centimetri, in grado di contenere 538 monete da 1 centesimo, per un valore totale di 5 € e 38 cent. A ogni moneta, Hanzelewicz fa corrispondere la stampa di un disegno ottenuta manualmente con la trielina – uno smacchiatore oggi fuori commercio perché considerato altamente tossico – numerata e firmata.

Le stampe vengono lasciate nel locale, incustodite, per tutta la durata della mostra, ed è possibile acquistarle al prezzo di una moneta-gettone da inserire orizzontalmente nel tubo-dispositivo.

La scelta di questo particolare conio è dovuta alla zona grigia in cui, dal gennaio 2018, è venuto a trovarsi: l’Italia ha infatti sospeso la produzione delle monete di rame, che rimangono però in uso nel resto dell’Eurozona. Emblematico è inoltre il fatto che il taglio con il valore economico più basso fosse anche l’unico a raffigurare un simbolo del patrimonio culturale e artistico del Sud Italia (Castel del Monte), che perde così di fatto la sua rappresentanza.

Il sistema di scambio che Hanzelewicz concepisce con minuzioso calcolo è il personalissimo disegno di un futuro utopico, basato su equilibri ed equivalenze, che decide di affidare a una molteplicità di attori sociali sconosciuti e fuori il proprio controllo, e per questo passibili del suo fallimento. Il funzionamento del dispositivo-mostra installato nella lavanderia a gettoni aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oltre a non prevedere alcuna sorveglianza, si basa infatti sulla scelta individuale degli avventori del locale, liberi di partecipare al patto di scambio o di sabotarlo, e alla loro capacità di disporre propriamente in fila le monete. Hanzelewicz contrappone alla funzione chiusa della macchina tecnica (la lavanderia automatizzata), le infinite possibilità delle macchine desideranti, in uno scenario arbitrario, fragile e rischioso, aperto all’errore e al fallimento.

Alle 5 e 38 di Piotr Hanzelewicz. Vedute della mostra presso LAVAPIU, Teramo 2022 © Celeste.