A cura di Celeste
06.06 – 06.07.22
LAVAPIU, Via Nicola Castagna 9
Teramo
Un festone di lettere rosa taglia come un sorriso una tenda di fili dorati. A terra, palloncini dello stesso colore e alcuni fazzoletti usati, riposano come le ceneri di recenti festeggiamenti. È stata comunque una festa, recita la scritta. L’opera è la formalizzazione di un dialogo immaginario ingaggiato dall’artista con il gigoló protagonista della canzone Tremilalire, composta nel 1977 da Alfredo Cohen, cantautore e artista italiano omosessuale. La sua vita è stata una festa, racconta Cohen-gigoló, seduto in una di quelle poltroncine rosse di un cinema di periferia. È stata comunque una festa, nonostante l’emarginazione, lo stigma, le aggressioni e la violenza che segnano da sempre la storia delle persone che vivono al di fuori dell’eteronormatività. È “l’altro patrimonio”, quello fuori dalla storia ufficiale, che Valerio Torrisi (Catania, 1993) intende celebrare con questo lavoro.